Il ministero dell’Ambiente vuole una roadmap per rilanciare il nucleare sostenibile in Italia: “Non grandi centrali ma nuove tecnologie”.
Si ritorna a parlare dell’ipotesi di dotarsi nuovamente di energia nucleare, dopo lo stop a causa dell’incidente di Chernobyl. In questo contesto, il governo Meloni punta a centrali nucleari innovative che assicurino la sostenibilità ambientale, la sicurezza e la competitività.
Il possibile ritorno al nucleare
Oggi, giovedì 21 settembre, si è riunita oggi per la prima volta la “Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile (Pnss)” lanciata dal ministero dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. L’obiettivo è quello di dotare l’Italia di impianti di produzione energetica sostenibile, utilizzando reattori innovativi.
Al momento però, la tecnologia desiderata non è al momento disponibile, come lo sono invece le centrali di terza generazione. Per questo, è stato già trasmesso alla Commissione europea il progetto di un percorso che punta al 2030 e al 2050 come date cardine.
Secondo quanto previsto dal Ministero dell’Ambiente, entro 7 mesi va infatti redatto un documento completo della roadmap, per poi elaborare le Linee Guida con azioni, risorse, investimenti e tempi entro 9 mesi.
Il piano prevede sette punti tematici fondamentali: Questi spaziano da contesto scenari e prospettive (gruppo 1) a tecnologie di fissione (gruppo 2) e fusione (gruppo 3). Saranno approfonditi anche i temi di sicurezza e prevenzione, rifiuti e decommissioning, formazione ed educazione, oltre che quelli su “l’ambiente, l’accettabilità sociale e la comunicazione”.
Salvini: “Non si può perdere tempo”
Durante la riunione, il vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha affermato: “L’Italia non può perdere tempo: dev’essere chiaro l’obiettivo di tornare a produrre energia pulita e sicura tramite il nucleare, a partire dai prossimi anni”.
Tuttavia, sono presto insorte le prime proteste da parte degli ambientalisti, che davanti al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica hanno mostrato uno striscione con la scritta: “Il nucleare non ci salverà. Stacchiamo la spina a questo sistema! Ecoresistenze”.
Al megafono gli attivisti urlavano “Nucleare provato, disastro assicurato”, e ancora: “Sono interessati a farci ritornare dopo 40 anni all’incubo nucleare. Questo è il governo delle trivelle, del ritorno al fossile e della guerra a tutti i costi“.